Nuovo video a sostegno della campagna per il disarmo
NUOVO VIDEO A SOSTEGNO DELLA CAMPAGNA PER IL DISARMO TAGLIA LE ALI ALLE ARMI. DOPO LE FIRME IN PIAZZA L’APPELLO A FIRMARE SU FACEBOOK
Con un nuovo clippino della serie CQ CQ Radio Video Marghera qui Sir Oliver Skardy, online su YouTube, Skardy ne spara alcune delle sue contro le spese militari.
L’occasione è la campagna Taglia le ali alle armi promossa da alcune associazioni di Venezia. Oltre alla raccolta delle firme nelle piazze si può aderire tramite Facebook e Skardy si è prestato per diffondere l’invito a modo suo sulla rete. Firma anche tu:
www.facebook.com/taglialealiallearmi
CONTRO LA CRISI, DISARMIAMOLI!
COMINCIAMO DA QUI PER COSTRUIRE L’ALTERNATIVA
Non ci sono soldi, ci dicono, per questo siamo poveri. Eppure, anche se il governo non ha ancora formalizzato la sua decisione definitiva, sta perfezionando l’acquisto di oltre 130 cacciabombardieri d’attacco Joint Strike Fighter, F-35: un programma costato fino ad oggi 1,5 miliardi di euro e che ne costerà almeno altrettanti per l’acquisto degli aerei, fino a un impatto di 20 miliardi di spesa di denaro nostro nei prossimi anni. E quanto costerà poi mantenerli questi velivoli?
Con i soldi destinati agli F-35 si potrebbero invece, solo per fare alcuni esempi, costruire 2.000 nuovi asili nido pubblici, mettere in sicurezza le oltre 10.000 scuole pubbliche che non rispettano la L. 626 e le normative antincendio, garantire un’indennità di disoccupazione di 700 euro per sei mesi ai lavoratori parasubordinati che perdono il posto di lavoro.
Ci tolgono diritti e futuro per comprare armi di distruzione e continuare a esportare guerre che servono solo a chi le fa e si abbattono su milioni di vittime civili.
Possiamo e dobbiamo dire al governo italiano, che questa non è una decisione del 99% dei suoi cittadini. E come questa, anche tutte le altre scelte che restano nel solco dello spreco legato alle spese militari non ci rappresentano e vanno modificate immediatamente.
NO allo spreco di risorse per aerei e altre armi da guerra contrari ai principi della nostra Costituzione e della nostra vita civile.
SI all’utilizzo di queste risorse per redistribuire la ricchezza nel paese rilanciando l’economia reale, sostenendo i luoghi colpiti dai disastri e l’occupazione, ridestinando fondi alle scuole, alla ricerca e ai servizi sociali.
NO alla subordinazione delle scelte politiche agli interessi economici dell’industria militare a ai vantaggi che essa produce per pochi privilegiati.
SI al ripensamento della difesa nazionale come strumento a servizio di tutta la società e non come sacca di privilegi e potere.
Oggi puoi contribuire alla costruzione di una decisione comune:
firma per il disarmo!
http://www.disarmo.org/